martedì 13 settembre 2011

Genoa, Inter, Juve e campionato/3

GENOA: 7 PRONOSTICO: ZONA TRANQUILLA-EUROPA LEAGUE. LA STELLA:PALACIO LA SORPRESA: BIRSA L’UOMO PIU: CONSTANT.
Malesani si ritrova a guidare l’ennesima rivoluzione targata Preziosi. Il giocattolo dei giocattoli per il presidentissimo prova a guardare all’Europa. Arrivi importanti come Frey e Constant insieme a conferme tanto preziose quanto difficili da gestire come Palacio e Kucka e mancati botti di mercato come il Gila. In avanti arriva l’Airone più sopravvalutato del nostro calcio: Caracciolo, soluzione di ripiego per rinforzare un reparto offensivo che con il solo Pratto sembra un po’ leggerino. Potrebbe inserirsi nello spartito rossoblu lo sloveno Birsa (un fenomeno a PES), ma non ha impressionato nel calcio d’agosto e nell’amichevole con l’Italia. Kaladze, Marco Rossi, Dainelli, Bovo e Mesto danno esperienza alla squadra. Come uomo più abbiamo scelto il corridore ex Chievo Constant, perché Kucka a gennaio potrebbe approdare all’Inter e le chiacchiere di mercato potrebbero influenzare in negativo le sue prestazioni.



INTER: 7,5 PRONOSTICO: EUROPA LEAGUE-CHAMPIONS.LA STELLA: SNEIJDER  LA SORPRESA: OBI L’UOMO PIU: MILITO.
Il ciclo Inter è già terminato. Sembrano i nerazzurri senza guida e meta canzonati prima dell’era Mancini e Mourinho. La scorsa stagione Benitez e Leonardo hanno messo una pezza tra mille difficoltà al repentino declino con un onorevole secondo posto. A me Gasp piace, ma l’Inter non è il Genoa e senza pedigree sarà difficile chiedere sacrifici per il suo ostinato 3-4-3. Inoltre la mancata partenza di Sneijder viene vissuta più come una brutta gatta da pelare che una manna dal cielo. Con la cessione di Pandev utile se fa l’ala pessimo in fase realizzativa apriva le porte a Palacio. Invece arrivano scelte di mercato incomprensibili con gli arrivi di Forlan (ingaggio pesante, ma l’uruguaiano non si discute) altra prima punta come Pazzini, titolare per il presidente e Milito, il Principe, dopo una stagione ai box e senza impegni estivi potrebbe ritrovare i gol del triplete e Zarate, inadatto a difendere e geneticamente contrario al sacrificio. Posticipare gli arrivi di Palacio e Kucka potrebbe essere fatale e costare l’Europa che conta. Alvarez e Castaignos paiono acerbi. Santon, il nuovo Facchetti malamente ceduto al Newcastle, Maicon sul viale del tramonto e una coppia di centrali Samuel e Lucio valida nella difesa a 4, ma con Ranocchia a 3 diventa improponibile. Sarà compito di capitan Zanetti e de i vecchietti Stankovic e Cambiasso tener alta la tensione. Dopo il buon precampionato e in assenza di giocatori di ruolo, potrebbe essere l’anno di Obi. Da tener d’occhi se resta: Caldirola e Jonathan studia per diventare l’erede di Maicon. Non è campionato e quindi non incide sul voto, ma è una questione Champions. Voto 0 all’operazione Forlan e al conseguente imbarazzo e improponibile scuse anche dell’uruguaiano. Anche al Bar si conoscono le regole, chi gira nel mondo del calcio per professione non può essere all’oscuro della clausola.

JUVENTUS: 7.5 PRONOSTICO: CHAMPIONS. LA STELLA: BUFFON  LA SORPRESA: VIDAL L’UOMO PIU: PIRLO
Per quanto mi sia antipatico, Conte, tolta la parentesi di Bergamo, ha la stoffa del vincente antipatico come gente del calibro di Lippi e Capello. Uomo Juve con l’arroganza e l’ambizione di far bene per aprire un nuovo ciclo a partire dal Juventus Stadium. Le sue richieste sono state accolte e Marotta ha dovuto chiedere uno sforzo economico maggiore del previsto alla società. Rosa abbondante per il solo campionato e con gente che doveva essere sbolognata e che invece si ritrova ad allenarsi a Vinovo da separati in casa. Pirlo a costo zero è il colpo. Il play classe ’79 ha ancora classe da vendere e col piede che si ritrova può giocare da fermo nel 4-2-4 di Conte. Lichsteiner, Giaccherini, Vidal, Vucinic, Estigarribia, ecc.. gli acquisti. Il Vidal visto in avvio di stagione potrebbe avere lo stesso effetto di Boateng al Milan lo scorso anno. Krasic vuole consacrarsi, ma sarà Giaccherini la vera rivelazione. Chiellini, Buffon, Del Piero e Marchisio la vecchia guardia, mentre Pepe, De Ceglie e soprattutto Bonucci devono ritrovare la fiducia dell’ambiente. In avanti Toni, Quagliarella e Iaquinta potrebbero vedere raramente il campo e diventare più che riserve di lusso delle grane difficili da gestire. Matri vuole esplodere, Vucinic è il partner d’attacco ideale, il montenegrino sembra rinato dopo aver lasciato Roma. Se trova l’amalgama giusta può lottare per lo Scudetto, non qualificarsi per la Champions sarebbe un altro fallimento.

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