3 CAT. CAMPANIA 11-12. Ancora un rinvio.

La preparazione ad una nuova stagione agonistica può essere lunga, estenuante, difficilmente programmabile. Soprattutto in provincia di Caserta. Per gli appassionati, gli addetti ai lavori, ma soprattutto per chi anima società e squadre in attesa di disputare il prossimo campionato di terza categoria, l'attesa sembra essere infinita. A Ferrara siamo alla 9a giornata, a Roma alla 5a e così via. In Campania si attende lo start. Ma c'è Campania e Campania. Ad Avellino un paio di settimane fa è uscito l'elenco delle squadre iscritte e con il comunicato di oggi sono stati pubblicati gironi e calendari. La Delegazione avrà i suoi buoni motivi, almeno speriamo, per prolungare nuovamente i tempi resta tuttavia il disagio e una comunicazione che è ben lontana dalla trasparenza e dalla chiarezza oltre ad un'organizzazione che presenta evidenti lacune. Sei stagioni fa c'erano tre gironi da 13-14 squadre a comporre il campionato casertano di terza categoria, oggi a causa di vari fattori come crisi economica e dunque calo delle sponsorizzazioni, iscrizioni nel campionato molisano o nei campionati amatoriali, il boom del calcio a 5 a stento si arriverà a mettere insieme una ventina di squadre. Tra le cause elencate molte sono dovute a fattori esterni all'operato della delegazione, ma altre sono direttamente legate ad un atteggiamento impacciato della delegazione casertana alla quale si assomma una scarsa elasticità e propensione al cambiamento. Ad esempio, in un periodo di crisi economica occorre incentivare le iscrizioni e le partecipazioni ai campionati. In base ai risultati dello scorso anno avere degli sconti sul pagamento delle iscrizioni che ormai hanno raggiunto prezzi spropositati per società che non hanno ritorni economici in queste categorie, ma hanno spesso solo da perdere dall'attività calcistica passando dalle problematiche della gestione dei campi alle trasferte. Occorre dunque venirsi incontro e uscire dai palazzi evitando favoritismi e politicismi che si annusano nell'aria e porre le proprie scelte alla conoscenza di tutti in maniera trasparente scelte che pagherebbero in termini di malumori, maldipancia e incomprensioni che hanno quasi dimezzato qualitativamente oltre che quantitativamente il calcio casertano soprattutto quello che compone la base del movimento.